Una lapide per Piero Ciampi

Andrea Pellegrini, promotore dal 2012 delle iniziative a sostegno della Unesco International Jazz Day a Livorno (Giornata Mondiale Unesco del Jazz) e fondatore del Comitato Unesco Jazz Day Livorno, ha proposto al Comune di Livorno di realizzare una lapide in marmo che ricordasse il luogo dove il grande artista livornese Piero Ciampi nacque nel 1934. Ancora su proposta di Andrea Pellegrini, formulata insieme al Comitato Unesco Jazz Day Livorno e alla Banda Città di Livorno, il Comune di Livorno aveva da poco riconosciuto al grande Gianfranco Reverberi il prestigioso Premio La Canaviglia, a sottolineare il rapporto fra Reverberi, Ciampi e Livorno.


Da sinistra, sotto il drappo amaranto, il Sindaco Filippo Nogarin, Gianfranco Reverberi che scopre la lapide e Andrea Pellegrini


 

Il progetto, a cura del Comitato, è stato approvato e finanziato dal Comune e realizzato con la collaborazione della Banda Città di Livorno e del Premio Ciampi.

 

 

"Una potente emozione si è impadronita del centinaio di persone presenti all'inaugurazione della lapide posta sulla facciata della casa natale di Piero Ciampi la mattina del 29 aprile 2018 a Livorno in via Roma numero 1. Quell'emozione è stata potente e rimarrà nella nostra memoria, indelebile. La custodiremo mettendola al riparo dalle intemperie psichiche quotidiane.

 

Andrea Pellegrini e Massimo Zocchi, sassofonista, presidente della Banda Città di Livorno

Foto: Chiara Carboni


La cerimonia si è aperta e si è conclusa con la musica della Banda della Città di Livorno: questo è già emozione in sè ed inoltre reca un messaggio chiaro: niente di ciò che resta davvero può avvenire senza la musica. Questa idea accompagna l'uomo da sempre nonostante il cosiddetto ordine enigmatico dei sordi, per dirla con Claudio Lolli.

Questo non è un inno all'emozione effimera, passeggera, superficiale (che pure ha un suo ruolo biologico e sociale insostituibile). Non è tanto un invito a mettere le emozioni davanti alla razionalità, al raziocinio e alla mente. Ciampi, artista un po' più grande di quanto non si creda, era lucido e appassionato allo stesso tempo. Una città felice è una città dove le regole e le emozioni convivono; una città dove mente e cuore dialogano continuamente come si fa nel jazz e in fondo in tutte le arti.

 

Architetto Chiara Carboni, autrice del progetto grafico - Foto: Elisa Heusch


Tony Cattano (trombone) e Beppe Scardino (sax baritono) hanno suonato la melodia del brano Fino all'ultimo minuto di Gianfranco Reverberi, resa immortale da Ciampi, l'uno dalla finestra della casa di Ciampi, l'altro dalla finestra della casa di Casa natale Amedeo Modigliani situata incredibilmente proprio di fronte a quella del grande cantautore.

 

Tony Cattano alla finestra della casa natale di Piero Ciampi...


...Beppe Scardino alla finestra della casa natale di Modigliani


Fino all'ultimo minuto significa per noi veramente, completamente. Questi due artisti così hanno vissuto la propria vita.

Proprio questo, tra l'altro, è il titolo dell'omonimo Cd di Andrea Pellegrini e del Quartetto di Livorno dedicato a Piero Ciampi e premiato col premio speciale della giuria al Premio Ciampi 2016 da Gianfranco Reveberi.

→ Vedi il Cd

Questa frase è scritta sulla lapide che è stata scoperta proprio da Gianfranco Reverberi, l'autore di quel brano, amico intimo e primo produttore di Piero Ciampi come Reverberi stesso racconta nella sua autobiografia, La testa nel secchio (Iacobelli Editore).

 

Gianfranco Reverberi con il cantante e producer Stefano Brondi

all'inaugurazione della lapide


È un invito forte alla autenticità, alla sincerità, alla verità in una città e in un contesto nazionale incline alla approssimazione, al prendersi in giro, al relativismo dei nuovi pseudo valori che cercano di prendere il posto di valori invece eterni, primo fra tutti l'autenticità.

La lapide porta la data del 2017 perché il progetto, nato nel 2016 e rivelatosi estremamente complicato dal punto di vista burocratico, voleva che fosse apposta durante l'anno del centenario del primo disco di Jazz, centenario del Jazz in se' essendo il jazz molto legato al disco. Un'infinità di ostacoli ha fatto slittare la apposizione della targa di mesi, mai idealmente quel pezzo di marmo parlante è nato nel 2017.

Il legame fra Piero Ciampi e il Jazz è sottile ma presente. Quasi tutti i grandi cantautori di quel periodo avevano legami con il Jazz semplicemente perché è divertente suonarlo... e poi perché è una musica che cerca sempre di coniugare istinto e ragione, tradizioni e contemporaneità, tecnica e inventiva estemporanea, dimensione collettiva e contributo del singolo, improvvisazione e scrittura, conoscenza matura e sano infantilismo espressivo.

Pochi riescono a immaginare Gaber chitarrista Jazz, Gianfranco Reverberi al vibrafono, Tenco al sassofono, Jannacci al pianoforte... Eppure è la verità. Dagli stessi fratelli Ciampi a Dalla, moltissimi di loro praticavano la musica e uno strumento: una delle garanzie della qualità e della potenza espressiva delle loro opere sta proprio nella pratica strumentale, segno dell'amore verso l'artigianato della musica, l'amore del fare, la "poiesis" da cui deriva proprio la parola poeta. Il poeta non è uno che parla ma è uno che fa.

Il rapporto fra il poeta, la parola e la poesia è lo stesso che c'è tra lo scultore, lo scalpello e la pietra, il musicista lo strumento ed il suono, il danzatore il corpo e il movimento, il regista la telecamera e il film: confrontarsi con la materia è la strada dell'artista che non è e non sarà mai un intellettuale.

Non si dice "scrivere" una poesia, si dice "fare" una poesia.

Le frasi iniziali, gli incipit di tante grandi canzoni italiane nascono sugli strumenti; nascono con le mani, e se non nascono dalle mani nascono dall'orecchio. Questo è uno dei motivi della crisi della musica leggera italiana: la canzone si è scollegata sempre di più dallo strumento e dalla musica. La rivoluzione avverrà quando la musica entrerà prepotentemente nelle scuole di ogni ordine e grado.

In quel pezzo di marmo c'è tutto questo.

Tirate fuori la poesia che è in voi! Non imitate Piero Ciampi. Cercate quello che lui cercava! La maggior parte di voi che leggete queste righe siamo sicuri che possiede una chitarra. Cambiateci le corde e suonatela tutti i giorni. Cantate con i vostri figli e con i vostri genitori, ogni giorno. Non potete immaginare la potenza rivoluzionaria di questo. È questo che teme veramente il potere, il potere che ti fa schiavo lentamente ogni giorno, vestito di vari colori ed anzi ogni volta di un colore diverso per confonderti. Vedrete che il vostro cuore acquisterà sicurezza, forza, lungimiranza e saggezza. Questa è la potenza della musica. La vostra bandiera diverrà così più forte del vento (come cantava Claudio Lolli), forte come il marmo, cocciuta come i cavatori, indomita come i marinai, coraggiosa come la polena e libera come l'urlo gracchiante del gabbiano.

Chissà se Piero Ciampi avrebbe mai immaginato tutto questo. Chissà se avrebbe mai immaginato che il suo amico, il suo primo produttore Gianfranco Reverberi, suo coetaneo e confidente un giorno avrebbe tirato un filo per strappare un drappo amaranto da un pezzo di marmo con su scritto il suo nome posto proprio sulla sua casa.

Questa è la forza della musica e della poesia. E' questa energia che tiene quel pezzo di marmo incollato a quel muro. Non il cemento.

Comitato Unesco Jazz Day Livorno - Presidente onorario: Gianfranco Reverberi. Andrea Pellegrini, Chiara Carboni, Lauro Lubrano, Massimo Zocchi, Maurizio Mini, Alessio Carnemolla

Lapide realizzata su proposta di Andrea Pellegrini a cura del comitato UNESCO Jazz Day Livorno in collaborazione con Banda Città di Livorno, Comune di Livorno, Associazione Premio Ciampi con il contributo del Comune di Livorno. Progetto dell'architetto Chiara Carboni, logo di Riccardo Bargellini, realizzazione ditta MA.GR.AF, installazione a cura della ditta edile Saviozzi.


Filippo Nogarin, Sindaco di Livorno, foto Elisa Heusch


La cerimonia è avvenuta alla presenza di Gian Franco Reverberi, di Filippo Nogarin Sindaco di Livorno, dell'assessore alla cultura Francesco Belais, del presidente il Premio Ciampi Massimiliano Mangoni e di Lauro Lubrano, presidente dello storico Jazz Club Livorno, ed è stata inserita nel "Mese del Jazz" livornese, il JAM Jazz Appreciation Month in occasoine della 7ma UNESCO International Jazz Day; le iniziative livornesi, giunte alla 7ma edizione, si svolgono ogni anni sotto l'alto patrocinio di Commissione Nazionale Italiana per l'UNESCO.

La Banda Città di Livorno diretta dal Maestro Massimo Ferrini e presieduta da Massimo Zocchi ha seguito i brani Ho le tasche sfondate nell'arrangiamento di Icilio Lanini e Il vino nell'arrangiamento di Massimo Ferrini.

Si ringraziano il condominio di via Roma 1, l'amministrazione Isetto, il signor Massimo Giambersi, l'avvocato Francesco Bertelli, la dottoressa Claudia Cenerini, Amaranta Service - Casa natale di Amedeo Modigliani, Claudio Francini dell'oreficeria La Clessidra.

http://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/arte_e_cultura/17_novembre_28/si-livorno-una-targa-ciampi-ma-piero-non-carlo-azeglio-a42334c2-d415-11e7-8ba8-e02be708d9ca.shtml

http://www.livornosera.it/2018/04/28/una-targa-commemorativa-per-ricordare-piero-ciampi/